Castello
San Giorgio CanaveseIl Castello dei Biandrate è un imponente edificio che rappresenta un vero simbolo per il paese di San Giorgio. E’ stato rilevato come sulla collina di San Giorgio fossero sorte in tempi diversi parecchie costruzioni, al punto di dover parlare più di un complesso di castelli che di un unico maniero.Si distingue normalmente una costruzione più antica, presumibilmente risalente ai sec. XII – XIV, di cui restano poche tracce, ed una più recente attribuibile, nel suo nucleo iniziale, ai sec. XV – XVI.
Il castello dovette subire importanti modifiche nel secolo XVII a cura di Guido Aldobrandino, al quale si deve verosimilmente la struttura unitaria della parte “nuova”. Negli ultimi anni del secolo viene decisa un’ulteriore trasformazione del maniero con soppressione parziale o totale delle torri. Tale lavoro, coincidendo con la guerra di Vittorio Amedeo II contro la Francia, subì con ogni probabilità lunghi periodo di sosta. All’inizio del settecento, in coincidenza con l’acquisto di parte della proprietà di San Giorgio dal ramo di Foglizzo, Guido Aldobrandino riprende con energia i lavori di modifica del castello che hanno termine nell’anno 1726. Dalle carte di un processo intestato dai conti di Foglizzo agli eredi dell’ultimo conte di Lusigliè, Vittorio Amedeo, risulta che fin verso la fine del secolo XVII l’edificio appariva ancora in buone condizioni. Era diviso a sua volta in due corpi di fabbricato, uno a ponente e uno a levante, entrambi con due piani fuori terra, uniti fra loro da una galleria che divideva un cortile signorile da uno rustico.
Il fabbricato di ponente, le cui muraglie erano descritte di colore rosso ” – che parevano le torri che sono a Porta Palazzo”, era formato da un appartamento al piano terreno composto da un salone con pareti ricoperte di cuoio e solaio dipinto, una camera da pranzo, cucina e servizi; al piano superiore erano un granaio e una prigione. Le camere da letto erano sistemate nel fabbricato di levante.Tra la fine del secolo XVII e l’inizio del XVIII anche questo castello acquisisce una struttura unitaria. L’edificio di ponente viene demolito e sostituito da una nuova costruzione ottenuta ampliando e modificando il fabbricato di levante e utilizzando l’area del cortiletto rustico posto sul lato di mezzanotte. In conseguenza i due castelli (vecchio e nuovo) vennero a presentarsi come due fabbricati contigui ma nettamente separati e tali appaiono in due notevoli serie di acquarelli dipinte nel 1727 e nel 1795, rispettivamente dai pittori Giacinto Cocelli e Luigi Brambilla. Tale situazione durò fino all’inizio dell’Ottocento allorché, probabilmente in concomitanza con la demolizione del vicino convento e per decisione poco comprensibile dei proprietari, questi decisero di eliminare il castello “vecchio” dove, a quanto pare, erano apparsi alcuni difetti di costruzione. L’edificio fu quindi quasi interamente demolito e l’area relativa sistemata a giardino all’inglese. Fu questo l’ultimo intervento al castello che rimase da allora quale lo vediamo oggi: un grande fabbricato residenziale con due facciate assai diverse nelle prospettive di levante e di ponente. Nella parte alta del giardino rimase pure un piccolo elegante padiglione (la “Gloriette”), presumibilmente fatto costruire in occasione dei grandi lavori effettuati all’inizio del ‘700.
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Un’anteprima del Castello dei Biandrate di San Giorgio Canavese…
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