Contesto geologico
Ci troviamo in un contesto molto particolare del Canavese, luogo in cui si intersecano millenni di storia geologica e dove la natura ha plasmato il territorio fin dall’era glaciale, precisamente dal Grande ghiacciaio Balteo che, per intenderci, è quello che ha dato forma all’attuale Valle d’Aosta. Il ghiacciaio, con il materiale portato via alle montagne, ha creato una spettacolare cerchia di rilievi su una superficie che occupa 500 chilometri quadrati di territorio. Le colline, proprio per la loro genesi, vengono chiamate Morene e vanno a costituire l’Anfiteatro Morenico di Ivrea.
I geologi ci dicono che nel corso di novecentomila anni, enormi masse di ghiaccio sono fuoriuscite dalla valle, portandosi dietro inevitabilmente grandi quantità di detriti, che, una volta depositati, hanno formato le nove cerchie di morene che tutt’ora possiamo osservare. Sono molti gli anfiteatri morenici intorno alle Alpi ma una serie di condizioni particolari ha fatto sì che quello di Ivrea sia tra i più spettacolari.
Molti conoscono la Serra d’Ivrea, la “morena per eccellenza”, per la sua forma e perché risulta tra le più lunghe al mondo. La “sorella” Morena Ovest invece ha forme più frastagliate e rilievi dolci, caratteristiche che la rendono particolarmente adatta a chi ama muoversi lentamente per assaporare il gusto della scoperta.
Informazioni utili
Gli itinerari di Morena Ovest sono stati pensati per farvi conoscere tutte le peculiarità di questo territorio; le forme del paesaggio, la biodiversità, la varietà dei panorami e dei borghi e ultimo ma non ultimo la presenza di un importante sito Unesco: il Castello Ducale di Agliè. I percorsi si prestano all’attività outdoor, dalla semplice passeggiata al nordic walking e dalla bicicletta all’escursione a cavallo. Inoltre c’è un itinerario, opportunamente segnalato, adatto ad essere percorso, con apposita carrozzina, da chi ha problemi di mobilità.
Per chi è interessato ad approfondire gli aspetti del territorio sono state installate grandi bacheche posizionate nei centri dei Comuni e in vari punti di interesse lungo il percorso. A tal fine risulta interessante anche la piccola ma suggestiva Mostra Geologica presente nel Punto Informativo a Vialfrè.
I percorsi si sviluppano su un totale di 55 chilometri e sono adatti a tutti gli amanti dell’outdoor. Non presentano difficoltà particolari, ma facciamo comunque notare ai ciclisti che in alcuni brevi tratti il fondo può presentarsi sassoso; chi si muove con la MTB non avrà problemi mentre chi usa bici gravel metta in conto che, se non abbastanza abituato dovrà scendere ogni tanto dalla bici.
Segnaletica e percorribilità
Anello principale della Morena Ovest
L’Anello principale della Morena Ovest vi farà apprezzare tutta la varietà dei paesaggi di Morena Ovest collegando Aglié, Bairo, Torre Canavese, Silva e infine Vialfré. Lo si può percorrere sia in senso orario che antiorario partendo da un punto qualsiasi del tracciato. Il fondo stradale è principalmente sterrato, con tratti sassosi e qualche ripida ma breve salita.
Lungo 22 chilometri con un dislivello positivo di circa 300 metri.
Via della Regia Bealera
La Via della Regia Bealera costeggia per circa 10 km il Canale di Caluso, detto anche “Regia Bealera” o “Bealera Brissaca”. Entrambi i nomi sono legati alle origini dell’opera, la cui costruzione fu avviata verso la metà del 1.500 dal Maresciallo Charles de Cossè Brissac, Governatore del Piemonte per conto del Re di Francia, per portare l’acqua dal torrente Orco al territorio di Caluso verso Chivasso, consentendo l’irrigazione delle colture e l’alimentazione di mulini ed opifici. Il percorso collega tre centri molto interessanti: Castellamonte, Aglié e San Giorgio; non presenta difficoltà di alcun tipo in quanto percorribile con qualunque tipo di bicicletta, purché minimamente attrezzata per il fondo sterrato. È consigliato in tutte le stagioni e in particolare è molto gradevole anche nella stagione fredda, essendo esposto a mezzogiorno e ben riparato a nord dalla collina morenica.
Sentiero dei Massi Erratici
Il Sentiero dei Massi Erratici ci porta alla scoperta degli enormi massi che il Ghiacciaio Baltico ha trasportato fino a Vialfré depositandoli sulla Morena nel momento in cui il rialzo delle temperature ha fatto fondere l’enorme lingua di ghiaccio su cui giacevano. I Massi Erratici sono presenti in molte zone dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea e degli altri anfiteatri che circondano le Alpi ma la peculiarità di questo tracciato è data dal fatto che qui se ne trovano molti e anche di dimensioni importanti. È presente sul percorso una bacheca che spiega bene questo fenomeno.
È lungo poco più di 7 chilometri con 100 metri di dislivello positivo.
Variante di Bric Vigna Doma
La Variante di Bric Vigna Doma si sviluppa tra la Chiesa di Santa Maria della Rotonda e l’abitato di Torre Canavese, quasi tutto il percorso è in cresta alla collina che appartiene al settore più vecchio dell’Anfiteatro Morenico sul versante Ovest. Quando la vegetazione non è troppo fitta, guardando verso Sud, si potranno vedere tratti della pianura che da Agliè si stende in direzione di Torino e nelle giornate limpide potrete scorgere il Monviso. Il percorso è molto frequentato dagli amanti della Mountain Bike, che imboccandolo da Santa Maria, possono godere una lunga e divertente discesa in single track. Rimane comunque adatto a tutti.
La lunghezza della traccia è di 5,25 km, con dislivello positivo di un centinaio di metri.
Anello delle vigne
Lungo l’Anello delle vigne i protagonisti sono i vigneti dell’Erbaluce alternati ai boschi di castagno. Nell’attraversare Pianezze, Cuceglio e Santa Maria, avrete la possibilità di godere di bellissimi panorami e di affacciarvi da uno dei balconi più suggestivi del Canavese: quello del Santuario della Beata Vergine Addolorata, a Cuceglio. Questo tracciato collega l’Area Naturalistica di Pianezze (Vialfrè) con il centro storico di Cuceglio e la località Santa Maria (Agliè). Lungo il percorso si può ammirare lo skyline sia delle alpi Cozie che Marittime su cui svetta il Monviso. Per i ciclisti non si segnalano difficoltà particolari: la tappa è fattibile anche in gravel, ma solo i più esperti riusciranno a stare in sella nel breve tratto tra Santa Maria e Pianezze: questo segmento, di poco più di 1 Km, presenta un fondo piuttosto sconnesso con la presenza di ciottoli abbastanza grandi da richiedere una buona padronanza tecnica.
Attenzione: questo percorso non è ancora completamente segnalato con frecce direzionali, potrete percorrerlo solo con l’aiuto della traccia GPS, disponibile sul sito www.morenaovest.it come tutte le altre tracce della rete di Morena Ovest.
È un percorso ad anello, lungo circa 11 chilometri e mezzo, con 180 metri di dislivello positivo.
Raccordo San Martino
Il raccordo San Martino – Silva collega il paese di San Martino con l’Anello principale della Morena Ovest. Parte dal centro del paese e dopo un breve e gradevole tratto lungo l’antica strada centrale, caratterizzata da case di epoca medievale, attraversa la provinciale all’altezza del campo sportivo per poi inoltrarsi nel bosco. Un tratto sterrato privo di particolari difficoltà raggiunge poi l’Anello principale della Morena Ovest in frazione Silva.
La lunghezza del percorso è di circa due chilometri e mezzo con dislivello positivo di 60 metri.
Raccordo San Giorgio
Il Raccordo San Giorgio – Santa Maria consente di raggiungere l’anello principale della Morena Ovest dal centro di San Giorgio Canavese e viceversa.
Questo tratto è lungo 4,5 chilometri con 100 metri di dislivello positivo.
Sentiero Pietre Bianche
Il Sentiero Pietre Bianche è un itinerario che si estende per circa 50 chilometri a sud-est di Morena Ovest, si sviluppa anch’esso su territorio prevalentemente collinare e vi porterà a visitare i vigneti dell’Erbaluce fino alla Dora ed oltre, toccando piccoli borghi e luoghi di interesse naturalistico come la zona umida del Lago di Candia. Per maggiori informazioni www.sentieropietrebianche.it.
Da Morena Ovest si può raggiungere il Sentiero Pietre Bianche percorrendo da Vialfré il Sentiero dei Massi Erratici fino al punto in cui il sentiero svolta a sinistra e si inerpica verso la cresta della morena e da qui proseguendo lo sterrato che costeggia la collina, seguendo le indicazioni in direzione “Pera Grossa” verso Montalenghe / Orio Canavese / Sentiero Pietre Bianche.
Cosa si può vedere?
Se durante le vostre escursioni volete fare una pausa, potete godervi una visita ai graziosi centri storici di origine medievale con le tante chiese, a volte di epoca romanica, più spesso barocche, oppure fermarvi ad osservare i piloni votivi sparsi per la campagna (ogni paese ne ha almeno una quindicina).
Nei boschi potrete incontrare piccole chiesette o ruderi, che risalgono anche all’anno mille, molti sono anche i mulini, il più visibile è quello di Bairo, lungo la Regia Bealera.
Tutti i paesi hanno avuto un castello, alcuni ancora ben conservati, su tutti il grande Castello Ducale di Agliè, Residenza Sabauda con il suo bellissimo parco. Per gli amanti della pittura sarà obbligatoria una tappa a Torre Canavese, con la sua imponente collezione di quadri russi, molti dei quali fissati alle facciate delle case, altri nella pinacoteca del paese.